Margherita Raso con “Vizio di forma” racconta la materia che domina il mondo – La Voce di New York

2022-09-25 02:22:00 By : Mr. Kent Wong

President: Giampaolo Pioli    |    Editor in Chief: Stefano Vaccara English Editor: Grace Russo Bullaro 

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Un'opera della mostra di Margherita Raso

All’Istituto Italiano di Cultura di New York ha aperto le porte al pubblico la mostra Vizio di forma di Margherita Raso. Si tratta della prima esposizione dell’artista negli Stati Uniti, curata da Chiara Mannarino e organizzata da Magazzino Italian Art, il prestigioso museo e centro di ricerca per la promozione dell’arte italiana contemporanea fondato da Nancy Olnick e Giorgio Spanu, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di New York e la Casa Italiana Zerilli-Marimò della New York University. 

La pratica artistica di Raso abbraccia una varietà di medium, dalla scultura all’installazione site-specific, e si concentra in particolare sui materiali. Vizio di forma si compone di tre gruppi di opere scultoree che si confrontano con linguaggi, forme e stili diversi e che, nell’insieme, racchiudono e riflettono l’intero percorso artistico di Margherita Raso fino ad oggi. Nel complesso, la mostra è un commento puntuale sui modi in cui materia, precarietà e degrado dominano il nostro mondo contemporaneo, e riflette sulle pratiche conservative in relazione alla sostenibilità, uno dei temi fondamentali non solo della riflessione artistica di questi anni, ma anche sempre più al centro delle politiche e delle pratiche culturali in senso ampio, come confermano anche l’attenzione di Fabio Finotti, direttore dell’Istituto di Cultura di New York, e Stefano Albertini, direttore della Casa Italiana Zerilli-Marimò.

“Vizio di forma porta l’artigianato antico e le prime forme di tessitura a conversare con la contemporaneità, le tecnologie moderne e le pratiche di conservazione e stoccaggio (nel mondo dell’arte e nella vita di tutti i giorni), e prende in considerazione in profondità il corpo in relazione a questi concetti”, racconta Chiara Mannarino illustrando la mostra.

Hoarders (2020-2022) è una serie di trenta urne modellate seguendo specifiche limitazioni dovute sia dalla pandemia COVID-19 che a scelte dell’artista. Data la funzione specifica dell’urna, recipiente atto a conservare, e il sistematico portare a esaurimento quanto disponibile e accumulato in precedenza, il gruppo scultoreo ci parla del tempo e del lutto, mentre si differenzia nei materiali e nella tecnica. Quando si considera l’approccio di Raso relativamente all’urna come oggetto simbolico emergono concetti legati al rituale e alla memoria. La struttura metallica che accoglie le ceramiche è composta da moduli di scaffalature industriali preesistenti. Questi elementi di stoccaggio alludono al fallimento connaturato nell’accumulo e giocano sulla dinamica peculiare tra utile e inutile, incarnata nel gesto di accumulare e, in questo caso specifico, di esporre un recipiente per sua natura funzionale, come l’urna, privandolo della funzione stessa.

Nella stessa stanza sono esposti due tessuti prodotti meccanicamente su un telaio Jacquard. Questa tecnica di tessitura, storicamente, fa incontrare due industrie, tessile e informatica. Il telaio Jacquard è rilevante nella storia dell’informatica perché è stata la prima macchina a utilizzare schede perforate intercambiabili per l’esecuzione di compiti automatizzati. “Quando si considera la connessione della tecnica Jacquard con l’informatica – prosegue Mannarino – i fili sciolti nei tessuti della Raso mi fanno pensare a un disfacimento, a un glitch nel codice tecnologico in relazione alla condivisione e alla trasmissione delle narrazioni. Come si intrecciano storie e storie? Come si trasformano nel tempo e quali tracce di questo adattamento rimangono in tutto questo?” Il lavoro di Margherita Raso va molto in profondità nel signifcante e nel significato dei materiali che utilizza e nelle forme create, nel significato attribuito all’origine e in quello dato attraverso l’atto artistico.

Una delle opere tessili, intitolata Pour une seule nuit (plus d’etoiles) (2022), fa riferimento a un frammento di damasco di seta, con motivo a stelle, proveniente dalle collezioni tessili della Fondazione Antonio Ratti di Como, dove l’artista ha condotto le sue ricerche per due anni, e che ha portato alla realizzazione di quest’opera, per cui ha rimosso il tessuto dal deposito adibito alla conservazione e lo ha esposto in una teca per 24 ore, il tempo massimo in cui il pezzo poteva essere esposto alla luce a causa di esigenze di conservazione.

Vizio di forma è un termine usato in ambito conservativo per indicare la tendenza di un oggetto o di un materiale a deteriorarsi o autodistruggersi a causa delle sue caratteristiche intrinseche, e riflette l’interesse di Raso per il delicato equilibrio tra presentazione esterna e realtà interna, efficacia e collasso, controllo e imprevedibilità. Per la conservazione – nel caso di queste opere legata alla luce, all’umidità e alla temperatura – è attivo un impianto di condizionamento nello spazio della galleria per raffreddare e regolare l’ambiente, così da ottenere una conservazione ottimale come in un deposito di opere d’arte.

L’ultima scultura in mostra, Auto Body (2022) è un’opera in alluminio la cui texture e i cui dettagli sono il risultato di un processo di fusione tessile.

La mostra di Margherita Raso offre anche un’interpretazione del tema della sostenibilità legata all’identità di genere. Le opere dell’artista si ispirano infatti all’artigianato femminile e in particolare alla tessitura, attività che per secoli è stata connotata come una funzione femminile, acquisendo in alcuni casi aspetti magico-sacrali. Margherita Raso sollecita il ripensamento del modello sociale che tende a cancellare questo che è alto artigianato, innalzandolo a forma d’arte al di là dei suoi usi funzionali, in un mondo che assicuri la sostenibilità di una dimensione insieme umana e naturale rispetto al dominio assoluto della tecnica.

La mostra è aperta al pubblico dal 22 settembre al 22 ottobre 2022, dal lunedì al venerdì, con orario 10am-4pm.

President: Giampaolo Pioli   |   Editor in Chief: Stefano Vaccara   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

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