Un viaggio continuo alla ricerca delle radici di una terra, dei suoi valori e delle sue intime connessioni.
Q uesta estate se ne è parlato tantissimo. Tra agosto e settembre c’è stato un vero boom di segnalazioni nella Capitale ma anche sul territorio dei Monti Prenestini. Stiamo parlando della Vespa Orientalis verso la quale si è manifestata una vera e propria psicosi.
Dai 2 ai 3 cm di lunghezza, tinta rossiccia quasi uniforme, larga banda gialla nell’addome e una macchia sulla testa anch’essa gialla: è questo l’identikit del temutissimo insetto.
Conosciuta anche come calabrone orientale, la Vespa Orientalis è una delle tre specie di vespa attualmente presenti in Europa.
Nidifica all’interno di cavità naturali come alberi, buchi nel terreno, ma anche dentro gli avvolgibili delle tapparelle, sottotetti e intercapedini.
Negli anni passati la sua presenza è rimasta relegata al Sud Italia (Campania, Calabria e Sicilia), ma l’innalzamento delle temperature e unito alla presenza di rifiuti in strada (loro fonte principale di cibo) ne ha favorito la proliferazione anche nelle zone del Centro, Roma compresa.
Nel caso si incontri un esemplare o un intero nido, il consiglio è ovviamente di evitare il fai da te e di contattare chi è del mestiere. Se si sentono minacciate le Vespe Orientalis diventano particolarmente aggressive. Cercare di ucciderle con i comuni insetticida può essere molto pericoloso.
I tecnici di Ekotorre, oltre ad essere specializzati in disinfestazioni, hanno i giusti mezzi a disposizione per trattare con sicurezza l’aerea infestata. Diversi gli interventi per rimuovere nidi di Vespa Orientalis svolti da questa azienda con sede a Colonna – San Cesareo in questo periodo:
Testata giornalistica registrata al Tribunale di Tivoli N°3401/21
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